Dal Report Integrato al Reporting di Sostenibilità
La Direttiva 2014/95/UE ha riguardato la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e sulla diversità da parte di imprese e gruppi di grandi dimensioni.
Il 21 aprile 2021 la Commissione europea ha proposto una nuova Direttiva, la Corporate Sustainability Reporting Directive -CSRD, e ha incaricato un suo organismo, EFRAG, di proporre uno standard unico europeo per l’elaborazione e la redazione di un documento che illustrasse l’interezza del valore dell’impresa, aldilà di quello economico-finanziario, il “Sustainability Reporting”.
Essa rappresenta un’importante evoluzione in chiave di sostenibilità della rendicontazione, multicapitale e multistakeholder, del valore generato dall’impresa già avviata con la Dichiarazione Non Finanziaria.
Il nuovo standard di rendicontazione sarà obbligatorio per le imprese operanti nell’intero territorio dell’UE e sarà reso pubblico a novembre 2022.
Sarà obbligatorio per tutte le imprese con un numero di dipendenti superiore ai 250 e almeno una delle due già vigenti condizioni: un totale dell’attivo dello stato patrimoniale di € 20 ml o ricavi netti per € 40 ml.
In un prossimo futuro ne verrà rilasciata a versione “light” adottabile dalle PMI, su base volontaria anche da chi non rientra fra le condizioni suaccennate.
IL REPORT DI SOSTENIBILITÀ
Obiettivo della proposta di direttiva CSRD è l’estensione della quantità, della qualità e della possibilità di comparabilità delle informazioni relative agli aspetti finanziari, sociali, ambientali e della governance (di sostenibilità, quindi) rilasciate dalle imprese. La finalizzazione primaria è una più chiara, completa e trasparente informazione utilizzabile sia dagli investitori nella definizione delle loro strategie d’investimento, sia a orientamento delle scelte della clientela.
In questo, i contenuti della rendicontazione emergente dallo Standard unico europeo della CSRD dovranno essere coerenti con il Regolamento UE 2019/2088 sulla trasparenza delle informazioni di sostenibilità nei servizi finanziari (SFDR) e il Regolamento UE 2020/852 sulla tassonomia.
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Un’innovazione che cambierà radicalmente processi, contenuti e modalità della rendicontazione aziendale.
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